Luogosano: Un Viaggio Attraverso i Secoli

Le origini di Luogosano si perdono nella notte dei tempi, il suo nome compare per la prima volta nelle cronache del V secolo, testimonianza di una storia antica e affascinante.

               Il paese, situato nell’incantevole provincia di Avellino, ha visto susseguirsi diverse dominazioni e ha assistito a momenti di grande fervore religioso e di prosperità, ma anche a periodi di decadenza e di incertezza.

               Nel cuore di questa storia si erge il monastero di Santa Maria di Locosano, un simbolo di fede e di cultura. La sua fondazione, legata al passaggio dei Longobardi, segna un momento cruciale nel destino del paese.  Fu il duca Romualdo di Benevento, con la sua consorte Teodorava, a dare vita a questo luogo di preghiera e di studio, nel 754.  Il monastero, sotto la giurisdizione dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno, divenne un importante centro religioso e un punto di riferimento per l’intera regione.  Le numerose concessioni di beni fatte alle badesse del monastero ne testimoniano la ricchezza e l’influenza.

La vita a Luogosano era strettamente legata al monastero, un faro di luce in un periodo tumultuoso.  Già nel 689, durante il dominio di Gisulfo, il paese aveva una propria parrocchia, segno di una comunità fiorente.  Nel 982, l’imperatore Ottone II, in un atto di donazione all’abbazia di San Vincenzo, riferisce di una “Cella S. Mariae in partibus Beneventi dictus “Sanus-Locus”, confermando l’esistenza di un paese composto da contadini e legato al monastero.  

               La presenza del monastero, però, non fu eterna.  Nel 1012, con la conferma del papa Sergio IV, il monastero perse la sua autonomia e il suo ruolo di guida.  L’importanza del paese diminuì, e la sua storia si fece più silenziosa.

               Il nome di Luogosano riemerge nel 1241, quando il paese fu chiamato a contribuire al mantenimento del castello di Acquaputrida.  In quell’epoca, il feudo del paese era in mano alla badessa del monastero di Santa Maria di Locosano.  Con il declino del monastero, il feudo passò nelle mani di diversi signori, tra cui Roberto Fontanarosa, Gerardo e fratelli, i Capece Tomacelli, Giacomo Filandieri e Gianni Caracciolo, principe di Avellino.

               Nel 1470, Luogosano contava solo 180 abitanti, e il suo destino era legato a quello dei Gesualdo.  La famiglia Gesualdo governò il paese per circa un secolo, fino a quando il feudo passò ai Ludovisio e infine tornò nelle mani degli eredi di Nicolò Ludovisio.

               Nel 1725, il feudo fu venduto ad Anna Orimini, che a sua volta lo rivendette a Francesco Pedicini, patrizio beneventano.  Francesco Pedicini ottenne il titolo di Marchese di Luogosano nel 1733, ma morì celibe nel 1778.  Il titolo passò al fratello Donizio II, poi a G. Battista, che fu l’ultimo marchese di Luogosano nel 1803.

               Oggi, Luogosano è un paese tranquillo, con un passato ricco di storia e di cultura.  Le sue origini, legate al monastero di Santa Maria,  le sue dominazioni e le sue famiglie nobiliari,  contribuiscono a rendere questo piccolo paese un luogo affascinante,  un tesoro nascosto in provincia di Avellino.  La sua storia è un racconto di fede, di potere, di decadenza e di rinascita, un viaggio che attraversa i secoli e ci permette di comprendere meglio le radici di un territorio ricco di fascino.